Carburazione di un motore 2 tempi

La giusta carburazione va fatta "ad orecchio" e "ad occhio" nel senso che occorre ascoltare il motore e nel contempo guardare cosa e come esce dallo scarico.
Va anche detto che sulla carburazione vanno facilmente ad influire la qualità della miscela, il sistema di adduzione dal serbatoio al carburatore, la temperatura, l'umidità, la candela ecc.
Anche sa abbiamo appena detto che la carburazione ottimale del motore può sembrare un risultato quasi irraggiungibile, in realtà è abbastanza semplice, basta un po' d'orecchio e capire bene come funziona un carburatore.
Per prima cosa scaldate il motore per un paio di minuti con leggere accelerate.
Quando il motore è caldo, circa 85 - 100°, mantenete il carburatore al minimo regime (con il pistone tutto chiuso) e regolate la battuta della vite fino a quando il motore non raggiunge un regime regolare (intorno ai 1500 giri/min.).
A questo punto procedete con delle accelerate un po' più energiche in modo da percepire il suono del motore ad un livello di giri più elevato. Se il motore "singhiozza" oppure sale di giri molto rapidamente (ancor prima che abbiate dato tutto gas) la carburazione è "magra" e quindi la quantità di miscela che si introduce nella camera di scoppio non è sufficiente alle esigenze del motore. Bisogna allora svitare lo spillo del massimo fino raggiungere un suono più uniforme del motore e la marmitta deve emettere una discreta quantità di fumo.
Se invece il motore ha difficoltà a salire di giri, "borbotta", sputa molto fumo dallo scarico insieme a olio, la carburazione è "grassa", cioè troppa di miscela entra nella camera di combustione e il motore non riesce a bruciarla.
Avvitate la vite dello spillo del massimo fino a diminuire la quantità di fumo sprigionato dallo scarico e fino a raggiungere un suono del motore più uniforme ed un regime più elevato.
A questo punto bisogna effettuare la carburazione con il modello in movimento girando su un tracciato. I sintomi del motore sono gli stessi ma ora abbiamo un aiuto in più, il modello risente del comportamento del motore per cui la carburazione è ora più semplice. Effettuate un paio di giri per raggiungere la temperatura di esercizio, assicurandovi che a pieno gas fuoriesca una discreta quantità di fumo dallo scarico.
Ora provate a fermare il modello per 3-4 secondi e poi provate a partire rapidamente. Se il motore singhiozza ed ha difficoltà a partire, il minimo si alza e non ci sono emissioni di fumo dallo scarico, la carburazione è "magra di minimo", svitate quindi lo spillo fino a quando la partenza e il suono del motore non migliorano.
Se invece il motore ha difficoltà a salire di giri, sputa molto fumo oppure si spegne quando aspettate al minimo, allora è "grasso di minimo": avvitate lo spillo fino ad ottenere un suono progressivo del motore come un sibilo con una leggera emissione di fumo.
Siamo arrivati all'ultimo passo: la carburazione dello spillo del massimo. Effettuate due o tre giri in queste condizioni e regolate lo spillo del massimo in modo che il motore abbia una costante accelerazione fino alla fine del rettilineo con un sibilo per tutto il tratto. Effettuando altri 2 o 3 giri se il motore non scende di prestazioni in fondo al rettifilo o nei curvoni veloci sotto il massimo sforzo, allora la carburazione è fatta! In caso di perdita di potenza e calo di giri svitate lo spillo del massimo (ingrassare la carburazione) di 2mm circa e riprovate fino ad ottenere la costanza di prestazioni.
ATTENZIONE: regolate sempre lo spillo del massimo in modo che il motore con carburatore aperto al massimo faccia un discreto fumo in rettilineo a dimostrazione di una carburazione "ricca" o "grassa" perché usando il motore in condizione di carburazione del massimo "magra" si rischia di danneggiarlo per mancanza di lubrificazione.